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Psoriasi, cos’è, cosa mangiare e cosa no

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce circa il 2-3% della popolazione mondiale. Sebbene la dieta non sia la causa diretta della psoriasi, sempre più evidenze scientifiche dimostrano che l’alimentazione può influenzare significativamente l’andamento della malattia, la frequenza delle riacutizzazioni e la risposta ai trattamenti.

Comprendere quale alimentazione adottare rappresenta quindi un elemento fondamentale nella gestione integrata di questa condizione.

Cos’è la psoriasi e come si manifesta

La psoriasi è una malattia autoimmune che accelera il ciclo di vita delle cellule cutanee, causando un accumulo rapido di cellule sulla superficie della pelle. Questo processo forma le caratteristiche placche spesse, argentee e squamose che rappresentano il segno distintivo della malattia.

Meccanismo della malattia

Il sistema immunitario, in condizioni normali, protegge l’organismo da agenti esterni. Nella psoriasi, questo sistema si attiva erroneamente contro le cellule cutanee sane, innescando un processo infiammatorio cronico. Le cellule della pelle, che normalmente si rinnovano in 28-30 giorni, nella psoriasi completano il ciclo in soli 3-7 giorni.

Fasi del processo psoriasico:

  • Attivazione anomala dei linfociti T
  • Rilascio di citokine pro-infiammatorie
  • Proliferazione accelerata dei cheratinociti
  • Formazione delle caratteristiche placche squamose

Prevalenza e caratteristiche

La psoriasi può manifestarsi a qualsiasi età, ma presenta due picchi di incidenza:

  • Primo picco: 20-30 anni (forma precoce, spesso più severa)
  • Secondo picco: 50-60 anni (forma tardiva, generalmente più lieve)

La malattia colpisce uomini e donne in egual misura e ha una forte componente genetica: il 30% dei pazienti ha una storia familiare positiva.

Quali sono le cause della psoriasi?

La psoriasi è una malattia multifattoriale che risulta dall’interazione complessa tra predisposizione genetica, fattori ambientali e risposta immunitaria.

Fattori genetici

Componente ereditaria:

  • Concordanza nei gemelli omozigoti: 70%
  • Concordanza nei gemelli eterozigoti: 20%
  • Rischio con un genitore affetto: 10-25%
  • Rischio con entrambi i genitori affetti: 50-60%

Geni coinvolti:

  • PSORS1 (chromosome 6): responsabile del 35-50% dei casi familiari
  • IL23R, IL12B: regolazione della risposta immunitaria
  • TNFAIP3: controllo dell’infiammazione
  • LCE3B, LCE3C: funzione della barriera cutanea

Fattori scatenanti ambientali

Stress fisico e psicologico:

  • Eventi traumatici o periodi di stress intenso
  • Meccanismo: alterazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene
  • Rilascio di cortisolo e neuropeptidi pro-infiammatori

Infezioni:

  • Streptococco beta-emolitico (psoriasi guttata)
  • Infezioni virali (HIV, EBV)
  • Candida albicans
  • Malassezia (dermatite seborroica associata)

Traumi cutanei (fenomeno di Koebner):

  • Tagli, graffi, scottature
  • Tatuaggi e piercing
  • Sfregamento cronico
  • Manifestazione: 25-30% dei pazienti

Farmaci scatenanti:

  • Beta-bloccanti
  • Litio
  • Antimalarici (clorochina, idrossiclorochina)
  • FANS (in alcuni pazienti)
  • Corticosteroidi (sospensione brusca)

Fattori di rischio modificabili

Stile di vita:

  • Obesità (aumenta il rischio di 1,5-2 volte)
  • Fumo (rischio relativo: 1,3-2,3)
  • Consumo eccessivo di alcol
  • Dieta pro-infiammatoria

Condizioni associate:

  • Sindrome metabolica
  • Malattie cardiovascolari
  • Malattie infiammatorie croniche intestinali
  • Artrite psoriasica (25-30% dei pazienti con psoriasi)

Come si capisce se si ha la psoriasi?

La diagnosi di psoriasi è principalmente clinica, basata sull’osservazione delle caratteristiche lesioni cutanee e sulla presenza di segni specifici.

Caratteristiche delle lesioni psoriasiche

Aspetto tipico:

  • Placche eritematose ben demarcate
  • Squame argentee stratificate
  • Superficie secca e ispessita
  • Distribuzione simmetrica

Sedi più colpite:

  • Gomiti e ginocchia (superfici estensorie)
  • Cuoio capelluto
  • Regione lombosacrale
  • Unghie (50% dei pazienti)

Segni diagnostici specifici

Segno della candela:

  • Grattamento delle squame produce scaglie biancastre
  • Simile alla cera di candela grattata

Segno della pellicola:

  • Rimozione completa delle squame rivela una pellicola lucida

Segno di Auspitz:

  • Rimozione della pellicola causa punteggiato emorragico
  • Indica il danneggiamento dei capillari dermici superficiali

Tipi di psoriasi

Psoriasi a placche (85% dei casi):

  • Lesioni ben definite, persistenti
  • Dimensioni variabili da pochi millimetri a diversi centimetri
  • Evoluzione lenta e cronica

Psoriasi guttata (10% dei casi):

  • Lesioni piccole (< 1 cm), a goccia
  • Spesso scatenata da infezioni streptococciche
  • Più comune in bambini e giovani adulti

Psoriasi eritrodermica (< 1% dei casi):

  • Coinvolgimento di > 90% della superficie corporea
  • Emergenza dermatologica
  • Rischio di scompenso cardiocircolatorio

Psoriasi pustolosa:

  • Presenza di pustole sterili
  • Forme localizzate (palmo-plantare) o generalizzate
  • Spesso associata a fattori scatenanti specifici

Alimentazione e psoriasi: cosa mangiare

L’alimentazione gioca un ruolo sempre più riconosciuto nella gestione della psoriasi. Una dieta anti-infiammatoria può ridurre la severità dei sintomi e migliorare la qualità della vita.

Alimenti anti-infiammatori consigliati

Pesce ricco di omega-3:

  • Salmone, sardine, sgombro, tonno
  • Frequenza: 2-3 volte a settimana
  • Dosaggio EPA/DHA: 1-3 grammi al giorno
  • Benefici: riduzione delle citokine pro-infiammatorie

Verdure a foglia verde:

  • Spinaci, rucola, cavolo nero, bietole
  • Ricche di: folati, vitamina K, antiossidanti
  • Consumo: quotidiano, almeno 2 porzioni

Frutta ricca di antiossidanti:

  • Frutti di bosco (mirtilli, lamponi, more)
  • Agrumi (vitamina C)
  • Melograno (polifenoli)
  • Uva rossa (resveratrolo)

Cereali integrali:

  • Avena, quinoa, riso integrale, farro
  • Benefici: fibre, vitamine del gruppo B
  • Effetto: riduzione dell’infiammazione sistemica

Legumi:

  • Lenticchie, ceci, fagioli, piselli
  • Proteine vegetali di alta qualità
  • Fibre prebiotiche per il microbiota intestinale

Spezie e erbe anti-infiammatorie

Curcuma:

  • Principio attivo: curcumina
  • Dosaggio: 500-1000 mg al giorno
  • Potenziamento: associazione con pepe nero

Zenzero:

  • Effetti: anti-infiammatorio, antiossidante
  • Utilizzo: fresco, in polvere, tisane

Aglio e cipolla:

  • Composti solforati ad azione anti-infiammatoria
  • Consumo: quotidiano, crudi o cotti

Grassi salutari

Olio extravergine d’oliva:

  • Ricco di oleocantale (anti-infiammatorio naturale)
  • Utilizzo: a crudo, 2-3 cucchiai al giorno

Frutta secca:

  • Noci, mandorle, semi di lino
  • Omega-3, vitamina E, magnesio
  • Porzione: 30 grammi al giorno

Avocado:

  • Grassi monoinsaturi, vitamina E
  • Supporto per l’assorbimento delle vitamine liposolubili
ALIMENTI CONSIGLIATI FREQUENZA ALIMENTI DA EVITARE MOTIVO
Pesce grasso (salmone, sardine) 2-3 volte/settimana Carne rossa, insaccati Acido arachidonico pro-infiammatorio
Verdure a foglia verde Quotidiano Zuccheri raffinati Picchi glicemici infiammatori
Frutti di bosco 3-4 volte/settimana Alimenti processati Grassi trans, additivi
Olio EVO 2-3 cucchiai/giorno Alcol Interferenza farmaci, disidratazione
Curcuma 500-1000mg/giorno Glutine (se sensibili) Reazioni infiammatorie individuali

Alimentazione e psoriasi: cosa evitare

Alcuni alimenti possono scatenare o aggravare l’infiammazione nella psoriasi. L’identificazione e l’eliminazione di questi trigger alimentari può contribuire significativamente al controllo della malattia.

Alimenti pro-infiammatori da limitare

Carne rossa e insaccati:

  • Ricchi di acido arachidonico (precursore di mediatori infiammatori)
  • Grassi saturi in eccesso
  • Nitriti e nitrati (additivi conservanti)
  • Limitare a: 1-2 volte a settimana massimo

Zuccheri raffinati e dolci:

  • Picchi glicemici che stimolano l’infiammazione
  • Prodotti da evitare: dolci industriali, bibite zuccherate, caramelle
  • Effetto: aumento delle citokine pro-infiammatorie

Alimenti processati e fritti:

  • Grassi trans e oli idrogenati
  • Conservanti, coloranti, aromatizzanti artificiali
  • Temperature elevate di cottura (AGEs – prodotti di glicazione avanzata)

Latticini (per alcuni pazienti):

  • Possibili reazioni infiammatorie individuali
  • Caseina e lattosio come potenziali trigger
  • Prova di eliminazione per 4-6 settimane

Glutine e psoriasi

Sensibilità al glutine:

  • Prevalenza aumentata nei pazienti psoriasici
  • Test: anticorpi anti-gliadina, anti-transglutaminasi
  • Dieta senza glutine può migliorare i sintomi nel 30% dei casi sensibili

Alimenti contenenti glutine da evitare:

  • Frumento, orzo, segale, farro, kamut
  • Prodotti confezionati (controllare etichette)
  • Birra tradizionale

Alcol e tabacco

Effetti dell’alcol:

  • Interferenza con i farmaci sistemici
  • Aggravamento dell’infiammazione
  • Disidratazione della pelle
  • Limite: massimo 1-2 unità alcoliche 2-3 volte a settimana

Tabacco:

  • Peggioramento della psoriasi palmoplantare
  • Ridotta efficacia dei trattamenti biologici
  • Aumentato rischio di comorbidità cardiovascolari

Come si elimina la psoriasi?

Attualmente non esiste una cura definitiva per la psoriasi, ma sono disponibili numerosi trattamenti efficaci che possono controllare i sintomi e migliorare significativamente la qualità di vita.

Approccio terapeutico graduale

Trattamenti topici (prima linea):

  • Corticosteroidi topici (classi II-IV)
  • Analoghi della vitamina D3 (calcipotriene)
  • Inibitori della calcineurina (tacrolimus, pimecrolimus)
  • Retinoidi topici (tazarotene)

Fototerapia:

  • UVB a banda stretta (311 nm)
  • PUVA (psoraleni + UVA)
  • Eccimer laser (308 nm) per lesioni localizzate
  • Efficacia: 70-80% dei pazienti ottiene miglioramento significativo

Terapie sistemiche tradizionali:

  • Metotrexato: immunosoppressore, dosaggio 15-25 mg/settimana
  • Ciclosporina: per casi severi, uso limitato nel tempo
  • Acitretina: retinoide orale, particolarmente efficace nella psoriasi pustolosa

Terapie biologiche innovative

Anti-TNF alfa:

  • Adalimumab (Humira): 40 mg ogni 2 settimane
  • Etanercept (Enbrel): 50 mg 2 volte a settimana
  • Infliximab (Remicade): infusioni endovenose

Anti-IL17:

  • Secukinumab (Cosentyx): 300 mg mensile dopo induzione
  • Ixekizumab (Taltz): 80 mg ogni 4 settimane
  • Efficacia: PASI 75 in 80-90% dei pazienti

Anti-IL23:

  • Ustekinumab (Stelara): 45 mg ogni 12 settimane
  • Guselkumab (Tremfya): 100 mg ogni 8 settimane
  • Tildrakizumab (Ilumetri): 100 mg ogni 12 settimane
FARMACO TARGET DOSAGGIO EFFICACIA PASI 75 FREQUENZA
Adalimumab TNF-α 40 mg 70-80% Ogni 2 settimane
Secukinumab IL-17A 300 mg 80-90% Mensile
Ustekinumab IL-12/23 45 mg 75-85% Ogni 12 settimane
Guselkumab IL-23 100 mg 85-90% Ogni 8 settimane

Terapie complementari

Integrazione nutrizionale:

  • Omega-3: 2-3 grammi al giorno
  • Vitamina D: 1000-4000 UI al giorno
  • Probiotici: supporto del microbiota intestinale
  • Curcumina: 500-1000 mg al giorno
SUPPLEMENTO DOSAGGIO GIORNALIERO BENEFICI SPECIFICI ASSOCIAZIONI CONSIGLIATE
Omega-3 EPA/DHA 2-3 grammi Riduzione citokine infiammatorie Con vitamina E
Vitamina D3 1000-4000 UI Modulazione immune Controllo livelli ematici
Curcumina 500-1000 mg Anti-infiammatorio potente Con pepe nero (piperina)
Probiotici 10-50 miliardi CFU Riequilibrio microbiota A stomaco vuoto

Gestione dello stress:

  • Tecniche di rilassamento (mindfulness, meditazione)
  • Attività fisica regolare
  • Supporto psicologico
  • Terapia cognitivo-comportamentale

Cura della pelle:

  • Idratazione quotidiana con emollienti
  • Detergenti delicati, pH neutro
  • Evitare traumatismi cutanei
  • Protezione solare (SPF 30+)

Qual è il motivo per cui viene la psoriasi?

La psoriasi emerge dall’interazione complessa tra vulnerabilità genetica e fattori ambientali scatenanti, in un processo che coinvolge multiple componenti del sistema immunitario.

Base genetica e predisposizione

Eredità poligenica: La psoriasi non segue un pattern di eredità semplice, ma coinvolge multiple varianti genetiche che aumentano la suscettibilità. I geni identificati regolano principalmente:

  • Risposta immunitaria innata e adattiva
  • Funzione della barriera cutanea
  • Metabolismo dell’infiammazione
  • Riparazione del DNA

Penetranza incompleta: Non tutti coloro che ereditano i geni di suscettibilità sviluppano la malattia, indicando la necessità di trigger ambientali per l’espressione del fenotipo psoriasico.

Trigger ambientali e epigenetica

Modificazioni epigenetiche: I fattori ambientali possono alterare l’espressione genica senza modificare la sequenza del DNA, attraverso:

  • Metilazione del DNA
  • Modificazioni istoniche
  • MicroRNA

Ruolo del microbiota:

  • Alterazioni del microbiota intestinale (disbiosi)
  • Ridotta diversità batterica
  • Aumento di specie pro-infiammatorie
  • Compromissione della barriera intestinale

Aspetti immunologici

Cascata infiammatoria: Il processo inizia con l’attivazione anomala delle cellule dendritiche che presentano autoantigeni ai linfociti T naive, differenziandoli in Th1, Th17 e Th22. Queste cellule rilasciano citokine che:

  • Attivano i cheratinociti
  • Promuovono l’angiogenesi
  • Reclutano neutrofili
  • Perpetuano l’infiammazione

L’alimentazione anti-infiammatoria rappresenta quindi un approccio complementare fondamentale nella gestione della psoriasi, agendo sui meccanismi molecolari dell’infiammazione e supportando l’efficacia dei trattamenti convenzionali. La personalizzazione della dieta, basata sulle specifiche sensibilità individuali e sul pattern infiammatorio del paziente, può fare la differenza nel controllo a lungo termine di questa complessa malattia autoimmune.