
Ipermetropia: cause, sintomi, trattamenti
L’ipermetropia è un difetto refrattivo molto comune che colpisce circa il 5-10% della popolazione, caratterizzato dalla difficoltà a vedere chiaramente gli oggetti vicini, mentre la visione da lontano può rimanere relativamente buona.
A differenza della miopia, l’ipermetropia può causare significativi problemi di comfort visivo e affaticamento, specialmente durante attività che richiedono visione da vicino prolungata.
Cos’è l’ipermetropia
L’ipermetropia è un difetto refrattivo in cui le immagini degli oggetti si formano dietro la retina anziché su di essa, causando una visione sfocata principalmente per gli oggetti vicini. Questo fenomeno si verifica quando l’occhio è troppo corto rispetto al suo potere rifrattivo (ipermetropia assiale) o quando il potere rifrattivo dell’occhio è insufficiente rispetto alla sua lunghezza (ipermetropia da curvatura).
Nel processo visivo normale, i raggi luminosi che entrano nell’occhio vengono rifratti dalla cornea e dal cristallino e convergono esattamente sulla retina. Nell’ipermetropia, questa convergenza avverrebbe teoricamente dietro la retina, ma il sistema visivo può compensare parzialmente questa condizione attraverso l’accomodazione, il meccanismo che permette al cristallino di modificare la sua forma per mettere a fuoco oggetti a diverse distanze.
L’ipermetropia viene misurata in diottrie (D) con valori positivi: maggiore è il numero, più severa è la condizione. Questa capacità di compensazione attraverso l’accomodazione fa sì che molti ipermetropi, specialmente i giovani, possano avere una buona acuità visiva, ma a costo di un notevole sforzo muscolare che può causare sintomi di affaticamento.
I sintomi
I sintomi dell’ipermetropia possono variare significativamente in base al grado del difetto, all’età del paziente e alla capacità accomodativa residua. A differenza di altri difetti refrattivi, l’ipermetropia può rimanere “nascosta” per anni, manifestandosi principalmente attraverso sintomi di affaticamento:
Sintomi visivi
- Visione sfocata da vicino: difficoltà nella lettura, nel lavoro al computer o in altre attività che richiedono visione ravvicinata
- Visione instabile: fluctuazione della nitidezza visiva durante la giornata, spesso legata al livello di affaticamento
- Difficoltà nella messa a fuoco: tempo maggiore necessario per mettere a fuoco quando si passa dalla visione da lontano a quella da vicino
- Visione doppia temporanea: può verificarsi durante sforzi accomodativi prolungati
Sintomi di affaticamento
- Affaticamento oculare (astenopia): sensazione di stanchezza e pesantezza agli occhi, specialmente dopo lettura o lavoro al computer
- Mal di testa: spesso localizzato nella regione frontale, temporale o sopraciliare, tipicamente si manifesta nel pomeriggio o sera
- Bruciore e arrossamento oculare: dovuti alla tensione muscolare costante
- Lacrimazione: può essere aumentata come risposta allo stress visivo
- Sensazione di “occhi secchi”: paradossalmente, nonostante la possibile lacrimazione aumentata
Sintomi comportamentali
- Evitamento delle attività da vicino: tendenza a evitare lettura prolungata o lavori di precisione
- Posture compensative: tenere il materiale di lettura più lontano del normale
- Bisogno di maggiore illuminazione: necessità di luce più intensa per le attività da vicino
- Frequenti pause durante la lettura: per alleviare l’affaticamento oculare
Sintomi specifici nei bambini
Nei bambini, l’ipermetropia può manifestarsi in modo particolare:
- Difficoltà scolastiche: problemi di concentrazione durante la lettura o la scrittura
- Comportamento iperattivo: può essere correlato alla difficoltà nel mantenere l’attenzione su compiti visivi ravvicinati
- Mal di testa ricorrenti: spesso non correlati correttamente al problema visivo
- Strabismo convergente: l’eccesso di accomodazione può causare una deviazione degli occhi verso l’interno
Le cause dell’ipermetropia
L’ipermetropia ha principalmente un’origine anatomica e può essere dovuta a diverse cause:
Cause anatomiche
Occhio corto (ipermetropia assiale): La causa più comune è rappresentata da un bulbo oculare più corto della norma. La lunghezza assiale normale dell’occhio adulto è di circa 24 mm; negli ipermetropi può essere ridotta anche di soli 1-2 mm, ma questa differenza è sufficiente a causare il difetto refrattivo.
Cornea piatta (ipermetropia da curvatura): Una cornea con curvatura ridotta rispetto alla norma ha un potere rifrattivo diminuito, contribuendo all’ipermetropia.
Cristallino con potere ridotto: Alterazioni nella forma o nella densità del cristallino possono ridurre il suo potere rifrattivo, contribuendo all’ipermetropia.
Fattori di sviluppo
Ipermetropia fisiologica: Tutti i neonati nascono con un grado variabile di ipermetropia (tipicamente +2.00/+3.00 D) che si riduce progressivamente con la crescita dell’occhio. In alcuni casi, questa riduzione può essere incompleta.
Crescita oculare inadeguata: Se l’occhio non cresce sufficientemente durante lo sviluppo, può persistere un’ipermetropia significativa nell’età adulta.
Fattori genetici
L’ipermetropia ha una forte componente ereditaria:
- Se uno o entrambi i genitori sono ipermetropi, aumenta la probabilità che i figli sviluppino lo stesso difetto
- Esistono forme familiari di ipermetropia elevata
- Alcune sindromi genetiche si associano a ipermetropia
Cause acquisite
Invecchiamento del cristallino: Con l’età, il cristallino può perdere parte del suo potere rifrattivo, contribuendo allo sviluppo di ipermetropia negli anziani.
Patologie oculari: Alcune condizioni patologiche possono causare ipermetropia secondaria, come tumori orbitari o edema retinico.
Tipi di ipermetropia
L’ipermetropia può essere classificata secondo diversi criteri:
Classificazione per compensazione accomodativa
Ipermetropia latente: È la parte dell’ipermetropia che viene completamente compensata dalla accomodazione involontaria. Questa forma può non dare sintomi evidenti di riduzione dell’acuità visiva, ma può causare affaticamento.
Ipermetropia manifesta: È la parte dell’ipermetropia che non viene compensata dall’accomodazione e causa una riduzione dell’acuità visiva. Si suddivide in facoltativa (compensabile volontariamente) e assoluta (non compensabile).
Ipermetropia totale: È la somma di quella latente e manifesta, rilevabile solo dopo cicloplegia completa.
Classificazione per gravità
- Ipermetropia lieve: da +0.25 a +2.00 diottrie
- Ipermetropia moderata: da +2.00 a +4.00 diottrie
- Ipermetropia elevata: oltre +4.00 diottrie
Classificazione per età di manifestazione
- Ipermetropia congenita: Presente dalla nascita
- Ipermetropia residua: Persistenza nell’età adulta dell’ipermetropia fisiologica del neonato
- Ipermetropia acquisita: Si sviluppa in età più avanzata
Diagnosi dell’ipermetropia
La diagnosi dell’ipermetropia richiede un esame oftalmologico completo, poiché questo difetto può essere “mascherato” dalla capacità accomodativa:
Esame dell’acuità visiva
- Test per lontano: spesso normale o solo lievemente ridotta
- Test per vicino: può mostrare difficoltà, specialmente in condizioni di affaticamento
- Test con lenti positive: miglioramento dell’acuità e del comfort con lenti correttive
Esame refrattivo
- Autorefrattometria: fornisce una misurazione automatica iniziale
- Schiascopia: tecnica oggettiva meno influenzata dall’accomodazione
- Refrazione soggettiva: il paziente indica quale correzione fornisce la visione migliore
Cicloplegia
L’uso di farmaci cicloplegici che paralizzano temporaneamente l’accomodazione è spesso necessario per:
- Rivelare l’ipermetropia latente
- Ottenere misurazioni refrattive accurate
- È particolarmente importante nei bambini e nei giovani adulti
Trattamenti per l’ipermetropia
Il trattamento dell’ipermetropia dipende dal grado del difetto, dai sintomi del paziente, dall’età e dallo stile di vita:
Correzione ottica
Occhiali: Rappresentano il trattamento di prima scelta. Le lenti positive compensano il deficit rifrattivo permettendo una visione chiara senza sforzo accomodativo eccessivo. Caratteristiche specifiche:
- Lenti più spesse al centro che ai bordi
- Possibile ingrandimento dell’immagine
- Materiali ad alto indice refrattivo per ridurre lo spessore
Lenti a contatto: Offrono vantaggi come campo visivo più ampio, assenza di ingrandimento dell’immagine e migliore estetica.
Chirurgia refrattiva
LASIK: Tecnica che rimodella la cornea utilizzando un laser ad eccimeri. Per l’ipermetropia, il laser rimuove tessuto dalla periferia corneale, aumentando la curvatura centrale. Indicata per ipermetropie fino a +4.00/+5.00 diottrie.
PRK: Simile al LASIK ma senza creazione del lembo corneale. Può essere preferita in casi di cornee sottili.
Impianto di lenti intraoculari: Per ipermetropie elevate che non possono essere trattate efficacemente con laser corneali.
Considerazioni per il trattamento
Nei bambini: La correzione completa dell’ipermetropia è importante per prevenire l’ambliopia e lo strabismo, garantire un normale sviluppo visivo e migliorare le performance scolastiche.
Negli adulti: La correzione può essere parziale se l’acuità visiva è buona, concentrandosi principalmente sul sollievo dei sintomi di affaticamento.
Negli anziani: La correzione diventa più importante con l’età a causa della riduzione della capacità accomodativa (presbiopia).
Evoluzione dell’ipermetropia con l’età
L’ipermetropia presenta caratteristiche evolutive particolari:
Infanzia e adolescenza
- Ipermetropia fisiologica: normale nei neonati, si riduce progressivamente
- Necessità di correzione: importante per prevenire ambliopia e strabismo
- Monitoraggio: controlli oftalmologici regolari
Età adulta
- Compensazione accomodativa: capacità di compensare il difetto
- Sintomi di affaticamento: possono diventare più evidenti
- Stabilità: il difetto tende a rimanere stabile
Invecchiamento
- Riduzione dell’accomodazione: la presbiopia riduce la capacità di compensare l’ipermetropia
- Necessità crescente di correzione: diventa indispensabile correggere anche ipermetropie precedentemente ben tollerate
Prevenzione e gestione dell’ipermetropia
Sebbene l’ipermetropia sia principalmente determinata da fattori anatomici e genetici, alcune misure possono aiutare nella gestione dei sintomi:
Igiene visiva
- Illuminazione adeguata: utilizzare illuminazione sufficiente per le attività da vicino
- Pause frequenti: seguire la regola del 20-20-20 durante il lavoro prolungato da vicino
- Distanza appropriata: mantenere una distanza ottimale durante la lettura
- Postura corretta: evitare posizioni che aumentino lo sforzo visivo
Controlli regolari
- Screening pediatrico: controlli oftalmologici regolari durante l’infanzia
- Monitoraggio adulti: valutazioni periodiche, specialmente in presenza di sintomi
- Aggiornamento della correzione: modificare la prescrizione secondo l’evoluzione del difetto
L’ipermetropia, pur essendo un difetto refrattivo comune, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita quando non viene adeguatamente corretta. La diagnosi precoce e il trattamento appropriato sono essenziali per prevenire complicanze e garantire un comfort visivo ottimale.