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Dermatite atopica: da cosa è provocata

La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce circa il 15-20% dei bambini e il 2-3% degli adulti nei paesi sviluppati.

Caratterizzata da lesioni eczematose, prurito intenso e secchezza cutanea, questa condizione rappresenta spesso la prima manifestazione della “marcia atopica”, un percorso che può portare allo sviluppo di asma e rinite allergica. Comprendere le cause scatenanti è fondamentale per una gestione efficace e per prevenire le riacutizzazioni.

Cosa provoca la dermatite atopica

La dermatite atopica è una malattia multifattoriale che risulta dall’interazione complessa tra predisposizione genetica, disfunzione della barriera cutanea, disregolazione immunitaria e fattori ambientali scatenanti.

Meccanismi patogenetici fondamentali

Disfunzione della barriera cutanea: La pelle atopica presenta alterazioni strutturali che compromettono la sua funzione protettiva. La ridotta produzione di filaggrina, una proteina essenziale per la coesione delle cellule cutanee, porta a:

  • Aumento della perdita di acqua transepidermica
  • Maggiore penetrazione di allergeni e irritanti
  • pH cutaneo alterato (più alcalino)
  • Ridotta capacità di ritenzione idrica

Disregolazione del sistema immunitario: Il sistema immunitario dei soggetti atopici presenta una predisposizione verso risposte di tipo Th2, caratterizzate da:

  • Produzione eccessiva di IgE specifiche
  • Rilascio di citokine pro-infiammatorie (IL-4, IL-5, IL-13)
  • Attivazione di mastociti ed eosinofili
  • Perpetuazione dell’infiammazione cutanea

Fattori genetici predisponenti

Eredità familiare:

  • Concordanza nei gemelli monozigoti: 85%
  • Concordanza nei gemelli dizigoti: 21%
  • Rischio con un genitore atopico: 25-35%
  • Rischio con entrambi i genitori atopici: 60-80%

Geni coinvolti nella patogenesi:

Geni della barriera cutanea:

  • FLG (filaggrina): mutazioni presenti nel 20-30% dei pazienti europei
  • SPINK5: regola l’attività proteasica nell’epidermide
  • FLG2: seconda proteina della famiglia filaggrina

Geni della risposta immunitaria:

  • IL4, IL13: citokine Th2 centrali
  • IL4RA: recettore per IL-4 e IL-13
  • STAT6: trasduzione del segnale Th2

Fattori ambientali scatenanti

Allergeni aerei:

  • Acari della polvere (Der p1, Der f1)
  • Pollini (graminacee, betullacee, composite)
  • Epiteli di animali (cane, gatto, cavallo)
  • Muffe (Alternaria, Aspergillus, Penicillium)

Irritanti cutanei:

  • Detergenti aggressivi e saponi alcalini
  • Tessuti sintetici o lana grezza
  • Profumi e fragranze
  • Conservanti (formaldeide, isotiazolinoni)

Fattori climatici:

  • Bassa umidità relativa (<40%)
  • Temperature estreme (freddo secco, caldo umido)
  • Vento e aria condizionata
  • Inquinamento atmosferico (PM2.5, ozono)

Quali sono i sintomi della dermatite atopica

I sintomi della dermatite atopica variano significativamente in base all’età del paziente, alla gravità della condizione e ai fattori scatenanti individuali.

Manifestazioni cutanee primarie

Lesioni acute:

  • Eritema (arrossamento) con papule e vescicole
  • Essudazione e formazione di croste
  • Edema localizzato
  • Superficie cutanea calda al tatto

Lesioni croniche:

  • Lichenificazione (ispessimento cutaneo)
  • Iperpigmentazione o ipopigmentazione
  • Secchezza e desquamazione
  • Ragadi e fissurazioni

Distribuzione per età

Lattanti (2 mesi – 2 anni):

  • Viso (guance, fronte, mento)
  • Cuoio capelluto
  • Superfici estensorie degli arti
  • Risparmio della zona del pannolino

Bambini (2-12 anni):

  • Pieghe antecubitali e poplitee
  • Polsi e caviglie
  • Collo e palpebre
  • Mani e piedi

Adolescenti e adulti:

  • Pieghe flessorie predominanti
  • Mani (dermatite delle mani)
  • Volto e collo
  • Lesioni spesso più localizzate
FASCIA D’ETÀ SEDI TIPICHE TIPO DI LESIONI CARATTERISTICHE SPECIFICHE
Lattanti (2 mesi-2 anni) Viso, cuoio capelluto, superfici estensorie Eritema, vescicole, essudazione Risparmio zona pannolino
Bambini (2-12 anni) Pieghe antecubitali/poplitee, polsi, collo Lichenificazione, papule Inizio pattern flessorio
Adolescenti/Adulti Pieghe flessorie, mani, volto Lesioni croniche, ispessimento Localizzazione più specifica

Sintomi soggettivi

Prurito:

  • Intensità: da moderato a severo (scala VAS 7-10/10)
  • Caratteristiche: continuo, peggiora di notte
  • Conseguenze: grattamento compulsivo, lesioni da grattamento
  • Impatto: disturbi del sonno, irritabilità

Bruciore e tensione cutanea:

  • Sensazione di “pelle che tira”
  • Fastidio al contatto con tessuti
  • Dolore nelle aree fissurate

Sensibilità tattile:

  • Intolleranza a determinati materiali
  • Reazioni paradosse al tocco leggero
  • Iperalgesia nelle zone infiammate

Complicanze e manifestazioni associate

Infezioni secondarie:

Batteriche:

  • Stafilococco aureus (presente nel 90% delle lesioni)
  • Streptococco beta-emolitico
  • Manifestazioni: impetiginizzazione, follicoliti

Virali:

  • Herpes simplex (eczema herpeticum)
  • Molluscum contagiosum
  • Verruche virali

Fungine:

  • Malassezia (dermatite seborroica associata)
  • Candida albicans (zone intertriginose)

Manifestazioni oculari:

  • Congiuntivite atopica
  • Cheratocono
  • Cataratta sottocapsulare (rara, associata a corticosteroidi topici)

Come si guarisce la dermatite atopica

Attualmente non esiste una cura definitiva per la dermatite atopica, ma sono disponibili strategie terapeutiche efficaci per controllare i sintomi, prevenire le riacutizzazioni e migliorare significativamente la qualità di vita.

Approccio terapeutico step-wise

Step 1 – Cura di base (sempre):

  • Idratazione quotidiana intensiva
  • Detergenza delicata
  • Identificazione ed evitamento dei trigger
  • Educazione del paziente e della famiglia

Step 2 – Terapie topiche anti-infiammatorie:

  • Corticosteroidi topici di potenza adeguata
  • Inibitori della calcineurina (tacrolimus, pimecrolimus)
  • Durata limitata per prevenire effetti collaterali

Step 3 – Terapie sistemiche:

  • Antistaminici per il controllo del prurito
  • Antibiotici per infezioni secondarie
  • Corticosteroidi sistemici (solo per brevi periodi)

Step 4 – Terapie avanzate:

  • Immunosoppressori sistemici (ciclosporina, metotrexato)
  • Farmaci biologici (dupilumab)
  • Fototerapia (UVB banda stretta)

Terapie topiche

Emollienti e idratanti:

Caratteristiche ideali:

  • Privi di profumi e conservanti sensibilizzanti
  • pH fisiologico (5,5-6,5)
  • Contenuto lipidico 15-30%
  • Applicazione 2-3 volte al giorno

Ingredienti attivi:

  • Ceramidi (ripristino barriera cutanea)
  • Acido ialuronico (idratazione)
  • Glicerina e urea (umettanti)
  • Oli naturali (jojoba, argan, mandorle dolci)

Anti-infiammatori topici:

Corticosteroidi topici:

  • Potenza lieve: idrocortisone (viso, bambini)
  • Potenza moderata: betametasone valerato (corpo)
  • Potenza elevata: clobetasolo (lesioni resistenti, brevi periodi)
  • Regime: applicazione una volta al giorno nelle fasi acute

Inibitori della calcineurina:

  • Tacrolimus 0,03% (bambini >2 anni)
  • Tacrolimus 0,1% (adulti)
  • Pimecrolimus 1% (lesioni del viso)
  • Vantaggi: nessuna atrofia cutanea, uso prolungato sicuro

Terapie sistemiche innovative

Dupilumab (anticorpo monoclonale anti-IL4Rα):

  • Indicazioni: dermatite atopica moderata-severa
  • Dosaggio adulti: 300 mg ogni 2 settimane dopo dose di carico
  • Dosaggio bambini: peso-dipendente
  • Efficacia: riduzione EASI 75% nel 60-70% dei pazienti
  • Effetti collaterali: congiuntivite (20%), reazioni al sito di iniezione

Altri farmaci in sviluppo:

  • Tralokinumab (anti-IL13)
  • Lebrikizumab (anti-IL13)
  • JAK inibitori topici (delgocitinib)
  • Nemolizumab (anti-IL31, specifico per il prurito)

Approcci complementari

Probiotici:

  • Ceppi studiati: Lactobacillus rhamnosus, Bifidobacterium
  • Utilizzo: prevenzione in gravidanza e allattamento
  • Efficacia: riduzione del 50% dell’incidenza nei bambini ad alto rischio

Fototerapia:

  • UVB banda stretta (311 nm): 3 volte a settimana per 8-12 settimane
  • Efficacia: miglioramento nel 70% dei pazienti
  • Indicazioni: forme estese, resistenti ai topici

Cosa non deve mangiare chi ha la dermatite atopica

L’alimentazione può influenzare significativamente l’andamento della dermatite atopica, specialmente nei bambini. Tuttavia, le restrizioni dietetiche devono essere basate su evidenze concrete di allergie alimentari documentate.

Allergeni alimentari principali

Negli infanti e bambini piccoli (0-3 anni):

  • Latte vaccino e derivati (60% delle allergie alimentari)
  • Uovo (soprattutto albume)
  • Soia e prodotti derivati
  • Frumento e glutine

Nei bambini più grandi e adulti:

  • Frutta secca (arachidi, noci, nocciole)
  • Pesce e crostacei
  • Semi (sesamo, girasole)
  • Spezie (senape, anice)

Test allergologici raccomandati

Indicazioni per test:

  • Storia clinica suggestiva di reazione alimentare
  • Dermatite atopica severa e persistente
  • Fallimento delle terapie convenzionali
  • Ritardo di crescita nel bambino

Metodologie diagnostiche:

Test cutanei (Prick test):

  • Esecuzione: allergeni standardizzati su avambraccio
  • Lettura: dopo 15-20 minuti
  • Positività: pomfo ≥3 mm rispetto al controllo negativo
  • Sensibilità: 85-95% per alimenti principali

IgE specifiche (RAST):

  • Vantaggi: non influenzate da farmaci antistaminici
  • Interpretazione: correlazione con sintomi clinici
  • Classi: da 0 (negativo) a 6 (molto elevato)
  • Limitazioni: possibili falsi positivi

Approccio dietetico evidence-based

Diete di eliminazione:

  • Durata: 4-6 settimane per valutare miglioramento
  • Reintroduzione: graduale, un alimento per volta
  • Monitoraggio: diario alimentare e dei sintomi
  • Supervisione: nutrizionista pediatrico

Alimenti anti-infiammatori consigliati:

Acidi grassi omega-3:

  • Pesce grasso (salmone, sardine, sgombro)
  • Semi di lino e chia
  • Noci (se non allergici)
  • Dosaggio: 1-2 grammi EPA/DHA al giorno

Antiossidanti naturali:

  • Frutti di bosco (mirtilli, lamponi)
  • Verdure a foglia verde
  • Tè verde (polifenoli)
  • Curcuma e zenzero

Alimenti pro-infiammatori da limitare:

  • Zuccheri raffinati e dolciumi
  • Grassi trans e oli idrogenati
  • Additivi alimentari (coloranti, conservanti)
  • Cibi ad alto indice glicemico

Gestione delle allergie alimentari

Strategie preventive:

  • Introduzione precoce degli allergeni (4-6 mesi)
  • Diversificazione alimentare graduale
  • Mantenimento dell’allattamento materno
  • Evitamento solo degli allergeni documentati

Supplementazione nutrizionale:

  • Vitamina D: 1000-2000 UI/die (modulazione immunitaria)
  • Probiotici: 10-50 miliardi CFU (salute intestinale)
  • Zinco: 5-15 mg/die (riparazione cutanea)
  • Vitamina E: antiossidante, supporto barriera cutanea

Allergie crociate da considerare

Sindrome orale allergica:

  • Associazione pollini-alimenti
  • Betulla: mela, pesca, nocciola, carota
  • Graminacee: pomodoro, kiwi, melone
  • Artemisia: sedano, carota, finocchio

Latex-frutta:

  • Banana, avocado, kiwi, castagna
  • Frequente in pazienti con dermatite atopica severa
  • Meccanismo: reattività crociata proteica

La dermatite atopica richiede un approccio terapeutico personalizzato che consideri l’età del paziente, la gravità della condizione, i trigger individuali e le comorbidità associate. L’identificazione precoce delle cause scatenanti, combinata con una terapia appropriata e modifiche dello stile di vita, può trasformare significativamente la prognosi di questa condizione cronica, permettendo ai pazienti di raggiungere e mantenere periodi prolungati di remissione.

La ricerca continua sta portando allo sviluppo di terapie sempre più mirate e personalizzate, offrendo nuove speranze per il controllo ottimale di questa complessa malattia infiammatoria cutanea.