Prurito agli occhi: cause, rimedi e quando preoccuparsi
Il prurito agli occhi è un disturbo estremamente comune che quasi tutti sperimentano almeno una volta nella vita. Può manifestarsi come una lieve sensazione di fastidio o diventare così intenso da compromettere le normali attività quotidiane. Le cause sono molteplici, dalle allergie stagionali all’affaticamento visivo, e conoscerle è il primo passo per trovare il rimedio più adatto e ottenere sollievo.
Perché gli occhi prudono
La sensazione di prurito oculare origina dalla stimolazione delle terminazioni nervose presenti nella congiuntiva, la sottile membrana trasparente che riveste la superficie interna delle palpebre e la parte bianca dell’occhio. Quando questa membrana viene irritata da agenti esterni o interni, si attiva una risposta che il cervello interpreta come prurito.
Il meccanismo più frequente coinvolge il rilascio di istamina, una sostanza prodotta dal sistema immunitario in risposta a ciò che percepisce come una minaccia. L’istamina provoca vasodilatazione, gonfiore e quella caratteristica sensazione di prurito che spinge istintivamente a strofinare gli occhi, un gesto che purtroppo tende a peggiorare la situazione.
Cause principali del prurito agli occhi
Le ragioni per cui gli occhi possono prudere sono numerose e spaziano da condizioni banali e transitorie a problemi che richiedono attenzione medica.
Allergie oculari
Le allergie rappresentano la causa più frequente di prurito agli occhi. La congiuntivite allergica si manifesta quando l’occhio entra in contatto con sostanze verso cui il sistema immunitario ha sviluppato una sensibilizzazione. I pollini sono i responsabili più comuni durante la primavera e l’estate, mentre gli acari della polvere, le muffe e i peli di animali domestici possono causare sintomi durante tutto l’anno.
Il prurito allergico è tipicamente bilaterale, interessa cioè entrambi gli occhi, e si accompagna a lacrimazione abbondante, occhi rossi e gonfiore delle palpebre. Spesso coesistono altri sintomi allergici come starnuti, naso che cola e congestione nasale.
Secchezza oculare
La sindrome dell’occhio secco è una condizione sempre più diffusa, complice lo stile di vita moderno. Si verifica quando l’occhio non produce lacrime in quantità sufficiente o quando le lacrime evaporano troppo rapidamente. La superficie oculare, non adeguatamente lubrificata, diventa irritata e pruriginosa.
Tra i fattori che favoriscono la secchezza oculare rientrano l’uso prolungato di computer, tablet e smartphone, che riduce la frequenza dell’ammiccamento. Anche l’aria condizionata, il riscaldamento e gli ambienti ventosi contribuiscono all’evaporazione del film lacrimale. L’invecchiamento, alcune patologie sistemiche e diversi farmaci possono inoltre compromettere la produzione di lacrime.
Affaticamento visivo
Trascorrere molte ore davanti agli schermi digitali può causare quella che viene definita sindrome da visione al computer. Oltre al prurito, si manifestano bruciore, sensazione di corpo estraneo, visione offuscata e mal di testa. La concentrazione prolungata su uno schermo riduce drasticamente il numero di ammiccamenti, normalmente circa 15-20 al minuto, favorendo l’evaporazione delle lacrime e l’irritazione della superficie oculare.
Agenti irritanti e inquinamento
Il contatto con sostanze irritanti può provocare prurito oculare anche in assenza di una vera allergia. Il fumo di sigaretta, lo smog, il cloro delle piscine, i prodotti per la pulizia e i cosmetici sono tra i responsabili più comuni. Anche l’uso di lenti a contatto, specialmente se portate oltre i tempi consigliati o non adeguatamente pulite, può irritare la superficie oculare.
Infezioni oculari
Alcune infezioni dell’occhio si manifestano con prurito, sebbene questo sintomo sia generalmente meno predominante rispetto ad altri segni. La congiuntivite batterica causa principalmente secrezioni purulente e sensazione di corpo estraneo, ma può accompagnarsi anche a prurito. La blefarite, un’infiammazione del bordo palpebrale spesso sostenuta da batteri, provoca prurito localizzato alla base delle ciglia insieme a arrossamento, croste e desquamazione.
Rimedi per il prurito agli occhi
Il trattamento del prurito agli occhi dipende dalla causa sottostante. Esistono tuttavia alcune misure generali che possono offrire sollievo indipendentemente dall’origine del disturbo.
Impacchi freschi e igiene oculare
Applicare impacchi freschi sugli occhi chiusi per alcuni minuti può alleviare rapidamente il prurito e ridurre il gonfiore. È sufficiente utilizzare un panno pulito imbevuto di acqua fresca o delle garze sterili raffreddate in frigorifero. Questo semplice rimedio ha un effetto vasocostrittore che contrasta l’infiammazione.
Lavare gli occhi con soluzione fisiologica sterile aiuta a rimuovere eventuali allergeni o irritanti dalla superficie oculare. È una pratica particolarmente utile al rientro a casa dopo essere stati all’aperto durante la stagione dei pollini o dopo l’esposizione a sostanze potenzialmente irritanti.
Lacrime artificiali
Le lacrime artificiali rappresentano un presidio fondamentale per chi soffre di prurito oculare, specialmente quando è presente una componente di secchezza. Disponibili in farmacia senza prescrizione, lubrificano e proteggono la superficie dell’occhio, diluendo al contempo eventuali allergeni presenti. Per chi ne fa un uso frequente, sono preferibili le formulazioni senza conservanti, disponibili in flaconcini monodose.
Colliri antistaminici e antinfiammatori
Quando il prurito è di origine allergica, i colliri antistaminici offrono un rapido sollievo bloccando l’azione dell’istamina. Alcuni prodotti associano l’antistaminico a un vasocostrittore per ridurre anche l’arrossamento. Per le forme allergiche più persistenti possono essere indicati colliri a base di stabilizzatori dei mastociti, che prevengono il rilascio di istamina e sono particolarmente efficaci se utilizzati con regolarità durante la stagione critica.
I colliri antinfiammatori non steroidei possono essere utili in alcune situazioni, mentre i cortisonici topici sono riservati ai casi più severi e devono essere prescritti e monitorati da un medico per il rischio di effetti collaterali con l’uso prolungato.
Cosa evitare
Quando gli occhi prudono, la tentazione di strofinarli è quasi irresistibile, ma questo gesto andrebbe evitato. Strofinare gli occhi peggiora l’infiammazione, può causare microtraumi alla cornea e, nel caso delle allergie, favorisce un ulteriore rilascio di istamina creando un circolo vizioso. Se si portano lenti a contatto, è opportuno rimuoverle quando compare il prurito e attendere la risoluzione dei sintomi prima di indossarle nuovamente.
Quando consultare l’oculista
Sebbene il prurito agli occhi sia nella maggior parte dei casi un disturbo benigno e autolimitante, alcune situazioni richiedono una valutazione specialistica. È consigliabile richiedere una visita oculistica quando il prurito è molto intenso, non risponde ai comuni rimedi o si ripresenta frequentemente interferendo con la qualità della vita.
Una visita è opportuna anche quando il prurito si associa a dolore oculare, sensibilità alla luce, calo della vista o secrezioni abbondanti e purulente. Questi segnali possono indicare condizioni che necessitano di un trattamento specifico. Chi porta lenti a contatto dovrebbe consultare lo specialista se il prurito compare regolarmente durante l’utilizzo, poiché potrebbe essere necessario cambiare tipo di lente o soluzione per la manutenzione.
Prevenzione del prurito oculare
Alcuni accorgimenti possono ridurre la frequenza e l’intensità degli episodi di prurito agli occhi. Chi soffre di allergie dovrebbe cercare di limitare l’esposizione agli allergeni noti, tenendo le finestre chiuse durante i periodi di massima pollinazione e utilizzando purificatori d’aria negli ambienti domestici.
Per prevenire l’affaticamento visivo è utile seguire la regola del 20-20-20: ogni 20 minuti di lavoro al computer, guardare per 20 secondi un oggetto posto a 20 piedi di distanza, circa 6 metri. Ricordarsi di ammiccare frequentemente e regolare luminosità e contrasto dello schermo aiuta a ridurre lo stress oculare. Mantenere un’adeguata umidità negli ambienti e idratarsi bevendo a sufficienza contribuisce infine alla salute del film lacrimale.