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Orzaiolo: cause e rimedi

L’orzaiolo è un’infezione comune delle palpebre che si manifesta come un piccolo rigonfiamento doloroso e arrossato. Questa condizione, pur essendo fastidiosa, è generalmente benigna e tende a risolversi spontaneamente nel giro di alcuni giorni. Comprendere le cause e i rimedi dell’orzaiolo può aiutare a gestire meglio questa condizione e prevenire recidive.

Cos’è l’orzaiolo

L’orzaiolo, noto in ambito medico come orzaiolo, è un’infezione acuta delle ghiandole sebacee situate alla base delle ciglia o all’interno della palpebra. Si presenta come una piccola protuberanza rossa, gonfia e dolorosa che può comparire sia sulla palpebra superiore che inferiore.

Esistono due tipi principali di orzaiolo. L’orzaiolo esterno si sviluppa alla base delle ciglia e coinvolge le ghiandole di Zeis o di Moll. Questo tipo è più comune e si presenta come un rigonfiamento visibile sul bordo della palpebra. L’orzaiolo interno, invece, si forma all’interno della palpebra e coinvolge le ghiandole di Meibomio, risultando spesso più doloroso del primo tipo.

La condizione può colpire persone di tutte le età, ma è più frequente negli adulti tra i 30 e i 50 anni. Gli orzaioli sono generalmente unilaterali, ma in alcuni casi possono svilupparsi contemporaneamente su entrambi gli occhi.

Sintomi e segni caratteristici

I sintomi dell’orzaiolo sono facilmente riconoscibili e tendono a svilupparsi rapidamente nell’arco di 24-48 ore. Il segno più evidente è la comparsa di un rigonfiamento rosso e doloroso sulla palpebra, che può variare in dimensione da pochi millimetri a oltre un centimetro.

Il dolore è spesso il primo sintomo ad apparire e può essere particolarmente intenso, specialmente quando si tocca la zona interessata o si sbatte l’occhio. Questo dolore può irradiarsi a tutta la zona periorbitale e peggiorare durante i movimenti oculari.

Altri sintomi comuni includono gonfiore della palpebra, che può essere così marcato da impedire l’apertura completa dell’occhio, arrossamento localizzato, sensazione di corpo estraneo nell’occhio e lacrimazione aumentata. In alcuni casi può comparire anche fotofobia, ovvero sensibilità alla luce.

Man mano che l’orzaiolo matura, può formarsi una piccola punta giallastra al centro del rigonfiamento, segno che l’infezione sta producendo pus. Questo stadio precede spesso la risoluzione spontanea della condizione.

Principali cause dell’orzaiolo

L’orzaiolo è causato principalmente da un’infezione batterica, nella maggior parte dei casi dovuta al batterio Staphylococcus aureus. Questo microrganismo è normalmente presente sulla pelle e diventa problematico quando penetra nelle ghiandole sebacee della palpebra.

Diversi fattori possono predisporre allo sviluppo di un orzaiolo. La scarsa igiene oculare rappresenta una delle cause più comuni. Toccare gli occhi con mani sporche, utilizzare cosmetici scaduti o non rimuovere completamente il trucco può favorire l’introduzione di batteri nelle ghiandole palpebrali.

Le condizioni che alterano la normale produzione delle secrezioni ghiandolari possono aumentare il rischio di orzaiolo. La blefarite cronica, un’infiammazione dei bordi palpebrali, crea un ambiente favorevole alla proliferazione batterica. Anche la rosacea, una condizione dermatologica che può coinvolgere la zona perioculare, è associata a un maggior rischio di sviluppare orzaioli.

Stress e affaticamento possono indebolire il sistema immunitario locale, rendendo più probabile l’insorgenza di infezioni oculari. Periodi di particolare stress fisico o emotivo spesso precedono la comparsa di orzaioli ricorrenti.

L’uso di lenti a contatto contaminate o non adeguatamente pulite può introdurre batteri nell’area oculare. È importante seguire scrupolosamente le norme igieniche per la manutenzione delle lenti e sostituirle secondo le indicazioni del produttore.

Rimedi casalinghi efficaci

Molti orzaioli possono essere trattati efficacemente a casa con rimedi semplici e sicuri. Il primo e più importante rimedio è l’applicazione di impacchi caldi sulla zona interessata. Il calore favorisce la circolazione sanguigna locale, aiuta a ridurre il dolore e accelera la maturazione dell’orzaiolo.

Per preparare un impacco caldo, è sufficiente immergere un panno pulito in acqua tiepida e applicarlo sulla palpebra chiusa per 10-15 minuti, ripetendo l’operazione 3-4 volte al giorno. È importante che l’acqua non sia troppo calda per evitare ustioni e che il panno sia sempre pulito per prevenire ulteriori contaminazioni.

La pulizia delicata della zona è fondamentale per rimuovere le secrezioni e prevenire la diffusione dell’infezione. Si può utilizzare una soluzione di acqua tiepida e qualche goccia di shampoo per bambini, applicandola con un batuffolo di cotone pulito con movimenti delicati dall’interno verso l’esterno della palpebra.

È importante evitare di toccare, strofinare o tentare di spremere l’orzaiolo, poiché queste azioni possono peggiorare l’infezione e favorire la sua diffusione ad altre parti dell’occhio. Anche l’uso di cosmetici nella zona interessata dovrebbe essere evitato fino alla completa guarigione.

Quando rivolgersi al medico

Sebbene la maggior parte degli orzaioli si risolva spontaneamente entro una settimana, esistono situazioni in cui è necessario consultare un medico. Se l’orzaiolo non mostra segni di miglioramento dopo 5-7 giorni di trattamento domiciliare, è consigliabile una valutazione medica.

Altri segnali che richiedono attenzione medica includono peggioramento del gonfiore che compromette significativamente la vista, diffusione dell’arrossamento e del gonfiore oltre la palpebra interessata, febbre associata all’orzaiolo, e dolore che peggiora nonostante il trattamento.

Particolare attenzione deve essere prestata se l’orzaiolo si sviluppa in soggetti con sistema immunitario compromesso, diabete o altre condizioni mediche che possono complicare le infezioni. In questi casi è sempre preferibile consultare un medico tempestivamente.

Gli orzaioli ricorrenti possono indicare una condizione sottostante che richiede trattamento specifico. Se una persona sviluppa frequentemente orzaioli, è importante identificare e trattare eventuali fattori predisponenti come blefarite cronica o problemi delle ghiandole di Meibomio.

Trattamenti medici

Quando il trattamento domiciliare non è sufficiente, il medico può prescrivere diverse terapie. Gli antibiotici topici sotto forma di pomate o colliri possono essere utili per combattere l’infezione batterica. Questi farmaci vengono generalmente applicati direttamente sulla zona interessata secondo le indicazioni mediche.

In casi più severi o quando l’infezione si è diffusa, possono essere prescritti antibiotici orali. Questa opzione è particolarmente considerata quando l’orzaiolo è accompagnato da cellulite periorbitale o quando il paziente presenta fattori di rischio per complicazioni.

Se l’orzaiolo è particolarmente grande o non risponde ai trattamenti conservativi, il medico può considerare l’incisione e il drenaggio. Questa procedura minor viene eseguita in ambito ambulatoriale sotto anestesia locale e comporta la rimozione del pus accumulato.

Nei casi di orzaioli ricorrenti, il medico potrebbe raccomandare trattamenti per le condizioni sottostanti come la blefarite o la disfunzione delle ghiandole di Meibomio. Questi trattamenti possono includere scrub palpebrali specifici, antibiotici a lungo termine o terapie anti-infiammatorie.

Prevenzione degli orzaioli

La prevenzione degli orzaioli si basa principalmente su buone pratiche di igiene oculare. Lavarsi regolarmente le mani e evitare di toccare gli occhi con mani sporche rappresenta la misura preventiva più efficace.

È importante rimuovere completamente il trucco ogni sera utilizzando prodotti delicati e appropriati. I cosmetici, specialmente mascara ed eyeliner, dovrebbero essere sostituiti regolarmente secondo le indicazioni del produttore per evitare la proliferazione batterica.

Per chi usa lenti a contatto, è fondamentale seguire scrupolosamente le norme igieniche per la loro manutenzione e sostituzione. Le lenti devono essere pulite e conservate secondo le istruzioni e mai indossate oltre il periodo raccomandato.

Mantenere una buona igiene generale delle palpebre può prevenire lo sviluppo di condizioni predisponenti come la blefarite. Questo include la pulizia quotidiana dei bordi palpebrali con prodotti specifici quando necessario.