Il Santagostino Monza offre un servizio di andrologia dedicato alla salute sessuale, riproduttiva e ormonale maschile. L’andrologo rappresenta il punto di riferimento per affrontare disturbi della funzione sessuale, difficoltà di fertilità, alterazioni ormonali e problematiche legate alla maturazione o all’invecchiamento maschile.
Oltre al trattamento delle patologie già manifeste, l’ambulatorio promuove la prevenzione e il monitoraggio regolare, anche in assenza di sintomi evidenti.
Che cosa fa un andrologo?
L’andrologo è il medico specialista incaricato di valutare, diagnosticare e curare i disturbi che influenzano la salute sessuale e riproduttiva dell’uomo. Il suo lavoro spazia dall’analisi della funzionalità ormonale alla risoluzione di problematiche meccaniche o fisiologiche che possono compromettere il benessere maschile.
Interviene in presenza di disturbi quali:
- difficoltà nel raggiungere o mantenere l’erezione
- eiaculazione prematura
- infertilità non spiegata
- ridotti livelli di testosterone
Inoltre, accompagna l’uomo nei momenti di transizione biologica, come la crescita durante la pubertà o il calo ormonale in età avanzata. È anche il punto di riferimento per individuare anomalie congenite, infezioni a carico dell’apparato genitale o problemi legati alla maturazione sessuale.
A cosa serve la visita andrologica?
Lo scopo della visita andrologica è quello di indagare eventuali disfunzioni dell’apparato riproduttivo maschile o prevenire l’insorgere di disturbi legati alla sessualità o alla fertilità. Il controllo inizia con una fase di raccolta delle informazioni cliniche e personali del paziente (anamnesi), che consente di inquadrare i sintomi nel loro contesto.
Segue l’esame fisico, che può includere la valutazione dei genitali esterni e, se necessario, la prescrizione di accertamenti come:
- test ormonali su sangue
- ecografia scrotale
- esame del liquido seminale
I motivi più comuni per richiedere una visita andrologica comprendono il calo del desiderio sessuale, disfunzioni dell’erezione, dolore testicolare, difficoltà a concepire o cambiamenti legati all’età. Oltre a fornire diagnosi e cure, la visita ha anche una funzione preventiva e di monitoraggio.
Che differenza c’è tra urologia e andrologia?
Anche se entrambe riguardano aspetti della salute maschile, urologia e andrologia non sono la stessa cosa. L’urologia è una branca più ampia della medicina che si occupa di tutto il sistema urinario – dai reni alla vescica, fino all’uretra – ed è rivolta sia agli uomini che alle donne. In campo maschile, include anche la gestione di alcune patologie genitali come infezioni o disturbi prostatici.
L’andrologia, invece, è una disciplina focalizzata esclusivamente sull’uomo e si concentra sui problemi legati alla fertilità, alla funzione sessuale e alla produzione ormonale. Le condizioni più comuni che tratta sono:
- incapacità di concepire
- disfunzione erettile
- squilibri ormonali
- cambiamenti fisici legati all’età
In pratica, possiamo considerare l’andrologia come l’equivalente maschile della ginecologia.
Quando si va da un andrologo?
È buona norma consultare un andrologo ogni volta che si notano segnali persistenti che coinvolgono la sfera sessuale o riproduttiva. Disturbi che, se sottovalutati, possono aggravarsi o influenzare negativamente la qualità della vita.
Nei ragazzi, la visita è utile per accertarsi che lo sviluppo sessuale proceda senza anomalie. In età adulta, può essere necessaria in caso di difficoltà di coppia o problemi di concepimento.
Dai 50 anni in su, effettuare controlli periodici diventa importante per individuare eventuali cali ormonali o altre condizioni correlate all’invecchiamento. Rivolgersi tempestivamente a uno specialista aiuta a intervenire in modo efficace, con trattamenti personalizzati e mirati.